Presentatore: Buongiorno a tutti gli ascoltatori! Oggi alla nostra radio abbiamo un ospite speciale. Si chiama Francesco Bianchi. Buongiorno, Francesco, benvenuto al nostro programma!
Francesco: Buongiorno, buongiorno a tutti! Grazie per l’invito.
Presentatore: Piacere nostro! Francesco Bianchi è uno studente di etnologia che si occupa di superstizioni. Francesco, puoi spiegarci che cosa vuol dire essere superstiziosi.
Francesco: Certo! Essere superstiziosi significa credere che qualcosa, per esempio qualche azione, un posto, un oggetto, un animale o persino una persona, possa portare fortuna o sfortuna.
Presentatore: Chiaro. E quali superstizioni sono più popolari in Italia?
Francesco: Allora… La più diffusa è quella del gatto nero, conosciuta anche in altri paesi. Rompere uno specchio o rovesciare il sale porta sfortuna. Il giorno più brutto è venerdì 17, quando niente va bene, tutto va storto.
Presentatore: È vero, conosco queste superstizioni anch’io. Ma da dove vengono? Per esempio quella del gatto nero.
Francesco: Non è facile spiegarlo. Il gatto nero porta sfortuna probabilmente perché questo colore nella tradizione è il colore del diavolo o delle streghe.
Presentatore: E la superstizione legata al rompere uno specchio?
Francesco: Rompere uno specchio porta sette anni di sfortuna, secondo la tradizione, perché lo specchio riflette una parte dell’anima dell’uomo. E quindi, insieme allo specchio si rompe e “muore” anche l’anima.
Presentatore: E perché rovesciare il sale porta male?
Francesco: Forse perché in passato il sale è stato un prodotto molto prezioso.
Presentatore: E perché venerdì 17 è un giorno sfortunato?
Francesco: È sfortunato, perché è associato alla morte di Gesù Cristo. Alla morte, secondo i Romani, è legato anche il numero 17.
Presentatore: Molto interessante! Ma anche molto negativo… Possiamo in qualche modo difenderci da questa sfortuna?
Francesco: Sì, certo. Possiamo per esempio fare un gesto con le mani o toccare ferro. Il ferro di cavallo è un simbolo portafortuna già dal Medioevo.
Presentatore: Ecco perché i miei nonni hanno un ferro di cavallo sopra la porta di casa! Ci sono altre cose che portano fortuna?
Francesco: Per esempio c’è il quadrifoglio. È molto raro e dobbiamo essere fortunati per trovarne uno! In Italia famosissimo è anche il cornetto rosso, popolare soprattutto a Napoli. Questo oggetto porta fortuna perché è un antico simbolo di fertilità. Ma attenti! Ha effetto solo se è un regalo…
Presentatore: Che bello!
Francesco: In più, secondo molte persone anche certi monumenti portano fortuna. Per esempio la statua di Giulietta a Verona, il porcellino di Firenze, il Cimitero delle Fontanelle a Napoli o la fontana di Trevi a Roma.
Presentatore: Benissimo. Un’ultima domanda. Gli italiani sono superstiziosi?
Francesco: Eh, sì, decisamente. L’Italia è una delle nazioni più superstiziose d’Europa. Secondo alcune statistiche il 58% degli italiani crede nell’influsso positivo o negativo di alcune cose. Le superstizioni sono più diffuse nelle regioni del Sud.
Presentatore: Francesco, grazie mille per queste spiegazioni e… Buona fortuna!
Francesco: Ahahah, grazie, buona fortuna anche a te e agli ascoltatori!