Giornalista: Buongiorno, cari radioascoltatori. Andrea Maraschio, commentatore sportivo e telecronista calcistico è il nostro ospite di oggi. Buongiorno Andrea. Benvenuto nel programma “Padovani famosi”.
A.M.: Buongiorno.
Giornalista: Andrea, i nostri radioascoltatori prima del nostro incontro mi hanno inviato molte domande da farti. Ho scelto quelle più frequenti e più interessanti. Ecco la prima: come sei diventato un telecronista?
A.M.: Il percorso non era molto semplice. Fin da ragazzo avevo una passione sfrenata per il calcio. Giocavo con gli amici nel cortile, poi i genitori mi hanno iscritto ad una scuola di calcio. Però, a causa di alcuni problemi di salute, ho dovuto interrompere il gioco per quattro anni e poi non sono riuscito a ricominciare. E così mi è venuta in mente l’idea di diventare giornalista sportivo…
Giornalista: Quando hai cominciato a pensarci sul serio?
A.M.: All’età di 14 anni. Poiché non potevo diventare calciatore, ho deciso di fare tutto il possibile per diventare commentatore calcistico. All’inizio registravo le partite e poi le riguardavo senza audio cercando di descrivere ciò che succedeva in campo e di fornire informazioni sulle squadre e sui giocatori.
Giornalista: E qual è la tua formazione professionale?
A.M.: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione, ho fatto pratica seguendo diverse redazioni. Quest’esperienza si è rivelata soprattutto molto utile, perché ho conosciuto molte persone dell’ambiente giornalistico. Poi ho seguito un corso di dizione durante il quale ho imparato a usare la mia voce. In seguito ho iniziato a lavorare in una radio locale.
Giornalista: E perché sei passato alla televisione?
A.M.: Volevo affrontare un’altra sfida… e ci sono riuscito. Ho avuto anche un po’ di fortuna.
Giornalista: A chi ti ispiri per il ruolo di radio e telecronista?
A.M.: A Sandro Ciotti.
Giornalista: Un’altra domanda dei nostri ascoltatori: qual è l’esperienza che ricordi con più emozione?
A.M.: Su questo non ho dubbi: il campionato europeo del 2020 e la vittoria degli Azzurri.
Giornalista: Quali sono i requisiti di un buon radio e telecronista?
A.M.: Direi una certa capacità retorica, la conoscenza della disciplina di cui ci si occupa, la resistenza allo stress.
Giornalista: Che cosa ci vuole, secondo te, per diventare radio o telecronista sportivo?
A.M.: Oltre ai requisiti che ho elencato prima, la passione per lo sport, la tenacia nel perseguire i propri obiettivi e un po’ di fortuna… sì, questi tre sono più importanti.
Giornalista: Un’ultima domanda: come ti rilassi?
A.M.: Leggo libri e vado spesso in montagna. Quando posso anche per due o tre giorni. Mi piace tanto arrampicarmi. Quando sono lassù lontano dal ritmo frenetico della vita, ricarico le batterie.
Giornalista: Grazie, Andrea, di essere venuto.
A.M.: Grazie, è stato un piacere.
Giornalista: E noi, cari radioascoltatori, ci sentiamo domani alla stessa ora. Buon pomeriggio!