Elżbieta Tomasi-Kapral L’intervista a Franco Mancini dall’associazione internazionale Slow Food

Buongustaio: Slow Food è un nome inglese, che tradotto in italiano, significa “cibo lentolentolento”. È un movimentoil movimento (m)movimento gastronomico promossopromossopromosso da Carlo Petrini - il più conosciuto gastronomo italiano, ma anche sociologo e autore di tanti libri, nato e cresciuto a Bra – un piccolo paese in Piemonte. Professor Mancini, ci può raccontare com'è nata l’idea del Slow Food?

Franco Mancini: Il movimento Slow Food è nato nel 1986. Era un’idea di un gruppo di persone convinteconvintoconvinte che la gastronomia non sono soltanto le ricette e i programmi televisivi, ma che è un fenomeno molto più complessocomplessocomplesso. Dall’ inizio, il movimento Slow Food era una reazione contro il concetto Fast Food, cioè contro il cibo standardizzato e industrializzato. Per esempio, nel 1989, abbiamo protestato contro l'apertural’apertura (f)apertura in Italia di uno dei primi ristoranti tipo Fast Food in Piazza di Spagna a Roma.

Buongustaio: Infatti, penso che proprio da questa opposizione risulti la scelta del nome dell’organizzazione e del suo simbolo, cioè la chiocciolala chiocciola (f)chiocciola?

Franco Mancini: Sì, è così. Dietro questo nome e questo simbolo si nascondenascondersinasconde una filosofia di alimentazionel’alimentazione (f)alimentazione basata sulla lentezza e sul piacere del cibo. Slow Food è un movimento a difesala difesa (f)difesa della biodiversitàla biodiversità (f)biodiversità, della produzione agricolaagricoloagricola rispettosa per l’ambientel’ambiente (m)l’ambiente, cioè senza produzione veloce e intensiva con l’uso eccessivoeccessivoeccessivo di chimica. Noi vogliamo salvaguardaresalvaguardaresalvaguardare le specie in via d’estinzionein via d'estinzionein via d’estinzione e promuovere la produzione di prodotti alimentari locali di qualità. Però attenzione! Noi sosteniamososteneresosteniamo la qualità del cibo che dovrebbe essere il diritto di tutti e non solo di chi è abbastanza ricco per permetterselo.

Buongustaio: È un'idea che ha trovato tanti sostenitoriil sostenitore (m)sostenitori e fan in tutto il mondo, visto che Slow Food - da un movimento locale - è diventato una grande e importante associazionel’associazione (f)associazione internazionale.

Franco Mancini: Infatti, siamo presenti in circa 170 paesi del mondo, sparsi su tutti i continenti, dove sono stati costruiti i cosiddetti presidiil presidio (m)presidi di Slow Food - le comunità locali che si impegnanoimpegnarsi per qcimpegnano tra l’altro per salvare le varietà delle culture gastronomiche e prodotti alimentari locali, come ortaggil’ortaggio (m)ortaggi, frutta, pani, formaggi, salumi, dolci tradizionali e tantissimi altri.

Buongustaio: Per lo sviluppolo sviluppo (m)sviluppo dell'organizzazione era è stato molto importante l’anno 2004, vero?

Franco Mancini: Assolutamente sì. Nel 2004 sono nate due grandi idee. La prima era il progetto Terra Madre - una vastavastovasta rete di comunità di pescatoriil pescatore (m)pescatori, contadiniil contadino (m)contadini, casariil casaro (m)casari, fornaiil fornaio (m)fornai, pasticceriil pasticcere (m)pasticceri e altri artigianil’artigiano (m)artigiani del cibo e scuole che collaborando al livello locale, si occupano di educazione alimentare. E poi, quell’anno è nata anche la nostra Università di Scienze Gastronomiche. I nostri studenti studiano per esempio biologia genetica, economia ma anche antropologia perché in fondo, occuparsi di cibo significa occuparsi di tanti campi contemporaneamentecontemporaneamentecontemporaneamente.

Buongustaio: Da quello che ha appena detto risulta che l’educazione costituiscecostituirecostituisce un obiettivo molto importante dell'associazione.

Franco Mancini: Sì, lo è, perché vogliamo far vedere alle società contemporanee come occuparsi del cibo in modo intelligente e sostenibilein modo sostenibilesostenibile, prendendo in considerazioneprendere in considerazione (f)prendendo in considerazione sia la nostra salute e il nostro benessere sia il bene del nostro ambiente naturale.

1 Źródło: Elżbieta Tomasi-Kapral , L’intervista a Franco Mancini dall’associazione internazionale Slow Food, [na podstawie:] Carlo Petrini a SOUL, https://www.youtube.com/watch?v=Hsl-vqiQA5w [dostęp 19.12.2022], licencja: CC BY 3.0. Tekst skrócony i zmodyfikowany.