Źródło: Zespół autorski Politechniki Łódzkiej i Uniwersytetu Łódzkiego, licencja: CC BY 3.0.
Nagranie dźwiękowe przedstawia wypowiedzi osób stających przed wyborem uczelni.
Stai per scegliere l’università più adatta a te, ai tuoi interessi e ai tuoi programmi per il futuro, ma hai paura di trasferirti in un’altra città, lontano dalla famiglia e dagli amici? Ascolta dunque le esperienze di queste due ragazze che hanno dovuto affrontare questa scelta due anni fa. Buongiorno ragazze.
Buongiorno.
Benvenute nel nostro studio. Vorrei chiedervi di raccontare le vostre esperienze per aiutare i ragazzi che, come voi due anni fa, oggi devono affrontare questa scelta importantissima: studiare nella propria stessa città o fare la vita da fuori sedefuori sedefuori sede? O forse fare i pendolariil pendolare (m), la pendolare (f)pendolari? Marta, tu che cosa hai scelto?
Beh, io sono stata fortunata. Una delle migliori università di profilo economico si trova a Milano e io sono nata e, fino a quest’anno accademico, ho abitato vicino a Milano.
Vero, studi all’università Bocconi. Però, mentre all’inizio del percorsoil percorso (m)percorso universitario facevi la pendolare, quest’anno hai deciso di trasferirti direttamente a Milano. Mi spieghi perché?
Sa, per motivi logisticilogisticologistici. Il traffico di Milano mi faceva perdere troppo tempo ogni giorno. Mentre i miei colleghi tornavano a casa dopo le lezioni verso le 3 o le 4, io ero a casa verso le 7. E di mattina dovevo svegliarmi prestissimo.
Quindi, da quest’anno hai deciso di affittare una stanza in un appartamento condiviso?
Sì, ma non proprio una stanza. Si tratta di un posto letto in una camera doppiala camera (f) doppiacamera doppia, ma a me non dispiace condividerecondividerecondividere la stanza. Anzi, sa, conosco bene la mia coinquilinala coinquilina (f)coinquilina – ci siamo conosciute all’inizio del primo anno accademico e siamo subito diventate amiche. Poi, nella sua stanza si è liberato un posto e così la decisione è stata spontanea. Possiamo dunque dire che a me è andata benissimo, però conosco alcuni ragazzi che non sono stati così fortunati con i coinquiliniil coinquilino (m)coinquilini e hanno dovuto far fronte a tanti problemi o addirittura cercare un altro alloggiol’alloggio (m)alloggio.
Ho capito. Sentiamo però cosa dice a proposito della sua scelta la tua coinquilina Alessia.
È stato esattamente come ha raccontato Marta. A luglio, la mia coinquilina precedente ha deciso di rinunciare agli studi e di tornare nella sua città e allora, io ho deciso subito di proporre questo posto letto proprio a Marta.
Perché proprio a lei?
Perché ci conoscevamo, passavamo tanto tempo insieme e andavamo molto d’accordo. Purtroppo lei, anche di venerdì e di sabato, doveva tornare presto a casa, perché l’ultimo treno partiva alle 20. Quindi non avevamo la possibilità di passare insieme molto tempo libero.
Ho capito. Parlaci però anche della tua scelta. Tu vieni da tutt’altra parte d’Italia, vero?
Sì. Vengo da un piccolo paese del Molise. Certo, anche nella mia regione c’è una buona università, ma non è così vicina alla mia località e i mezzi di trasporto sono scarsiscarsoscarsi. Non era possibile fare la pendolare, l’unica soluzione era quella di andare a vivere in affitto. Da una parte, Campobasso è decisamente meno cara di Milano, però poi la vita, i libri, ecc… costano uguale. Così ho calcolato i costi, ho chiesto ai miei di farmi studiare alla Bocconi. Come ho detto, la vita a Milano è più cara, ma offre anche possibilità di guadagno per gli studenti. Così, i miei mi pagano il vitto e l’alloggio, ma io devo guadagnare abbastanza per coprire i costi dei libri, dei trasporti, del divertimento ecc...
E come la vivono i tuoi? Non gli manchi?
Certo che io manco a loro e loro mancano a me. Mi mancano anche i miei amici, il contatto con la natura... Però, secondo me è stata una buona scelta.
E poi oggi hai anche tanti amici nuovi...
Sì, soprattutto Marta. Sa, quando si abita nella stessa casa dopo un anno, si diventa un po’ come sorelle.
Grazie, ragazze, per averci parlato delle vostre esperienze.
Grazie a Lei.
1 Źródło: JoannaJarczyńska, Vita da fuori sede, [na podstawie:] https://www.universita.it/studenti-fuori-sede/ [dostęp 27.06.2023], licencja: CC BY 3.0.
Esercizio1
Concentrati ancora una volta sul dialogo e decidi se le affermazioni sono vere o false.
Ponownie skoncentruj się na dialogu i zdecyduj, czy zdania są prawdziwe, czy fałszywe.
RBNzJ9XVJYr5c
Źródło: Zespół autorski Politechniki Łódzkiej i Uniwersytetu Łódzkiego, licencja: CC BY-SA 3.0.
Pronomi tonici
W języku włoskim zazwyczaj nie poprzedzamy czasownika zaimkiem podmiotu, gdyż forma czasownika wskazuje, kto wykonuje czynność. Użyjemy jednak zaimka, kiedy w zdaniu występują co najmniej dwie osoby i chcemy podkreślić, o kim jest mowa, np.
Preferisco le città piccole. – Io preferisco le città piccole, lui preferisce le città grandi.
Zaimki akcentowane (pronomi tonici) stosujemy również gdy poprzedzają je przyimki lub słowacomeorazsecondo. Uwaga, w tych przypadkach formy zaimków pierwszej i drugiej osoby są jednak inne, niż w przypadku zaimków podmiotu.
Io non amo le città piccole. – A me non piacciono le città piccole.
Io sono come lui. – Lui è come me.
Oto zestawienie form zaimków akcentowanych (pronomi tonici):
RrRCvgUJBGuPg
Ilustracja
Źródło: Zespół autorski Politechniki Łódzkiej i Uniwersytetu Łódzkiego, licencja: CC BY 3.0.
l. poj
l. poj
l. mn
l. mn
io – me
Per me è divertente.
noi
Per noi è poco divertente.
tu – te
È divertente anche per te?
voi
Per voi è troppo caro.
lui lei Lei
Per lui è interessante. Per lei non è divertente. E per Lei?
loro Loro
Per loro non è molto caro. E per Loro?
RpROXA4PEXfl2
Appunti: (Uzupełnij).
Źródło: Zespół autorski Politechniki Łódzkiej i Uniwersytetu Łódzkiego, licencja: CC BY-SA 3.0.
Dizionario
f = femminile - rodzaj żeński, m = maschile - rodzaj męski, pl = plurale - liczba mnoga