1. Gli incendi degli ultimi anni hanno devastato numerosi ecosistemi e in Australia hanno distrutto diciannove milioni di ettari di foreste. In 1. begli, 2. quei, 3. belle, 4. quei, 5. quelle, 6. belle, 7. bei, 8. quegli, 9. quella, 10. bell’ foreste vive il koala, un 1. begli, 2. quei, 3. belle, 4. quei, 5. quelle, 6. belle, 7. bei, 8. quegli, 9. quella, 10. bell’animale che con difficoltà si addatta ad altri ambienti. Infatti a causa di 1. begli, 2. quei, 3. belle, 4. quei, 5. quelle, 6. belle, 7. bei, 8. quegli, 9. quella, 10. bell’ incendi il numero degli esemplari di koala si è drasticamente ridotto.

2. Quando si parla di inquinamento e cambiamento climatico molte persone pensano a un fenomeno che riguarda luoghi lontani. È vero che in 1. begli, 2. quei, 3. belle, 4. quei, 5. quelle, 6. belle, 7. bei, 8. quegli, 9. quella, 10. bell’ paesi lontani tanti 1. begli, 2. quei, 3. belle, 4. quei, 5. quelle, 6. belle, 7. bei, 8. quegli, 9. quella, 10. bell’ animali rischiano l’estinzione, ma anche in Europa subiamo gli stessi effetti climatici e rischiamo di perdere molte 1. begli, 2. quei, 3. belle, 4. quei, 5. quelle, 6. belle, 7. bei, 8. quegli, 9. quella, 10. bell’ specie di animali.

3. L’Italia è uno dei paesi d’Europa con più parchi nazionali. Il ruolo di 1. begli, 2. quei, 3. belle, 4. quei, 5. quelle, 6. belle, 7. bei, 8. quegli, 9. quella, 10. bell’ terrirori è proteggere e conservare una serie di elementi ambientali per le generazioni presenti e future. Da non dimenticare è che, oltre ai parchi nazionali, in Italia ci sono anche molte altre aree protette: dei parchi regionali o provinciali, delle 1. begli, 2. quei, 3. belle, 4. quei, 5. quelle, 6. belle, 7. bei, 8. quegli, 9. quella, 10. bell’ riserve e numerose aree marine protette. Infatti nei 1. begli, 2. quei, 3. belle, 4. quei, 5. quelle, 6. belle, 7. bei, 8. quegli, 9. quella, 10. bell’ mari che circondano 1. begli, 2. quei, 3. belle, 4. quei, 5. quelle, 6. belle, 7. bei, 8. quegli, 9. quella, 10. bell’ penisola vivono molti animali rari che rischiano l’estinzione.

Elementy do uszeregowania: 1. gli studiosi svolgono anche attività di ricerca scientifica, di educazione per i visitatori e di liberazione in natura di quegli animali che sono a rischio., 2. Negli zoo, invece – soprattutto in quelli più vecchi – gli animali vivono, 3. in grandi aree con barriere fisiche non sempre percepibili per il pubblico., 4. molte persone non sanno però che differenza c'è tra questi due tipi di strutture. In un bioparco gli animali di diverse specie vivono, 5. non rispettano in pieno il benessere e la dignità degli animali., 6. Queste aree assomigliano alle condizioni dell’habitat naturale degli animali. All’interno di queste strutture, 7. in gabbie, più o meno grandi. Le strutture tipiche degli zoo tradizionali stanno lentamente chiudendo perché

Il Riverbanks Zoo si trova in Colombia. Tu uzupełnijincredibile bioparco ospita non solo un Tu uzupełnij zoo con oltre 2.000 animali di 350 specie diverse, ma anche un Tu uzupełnij giardino botanico con quasi 6.000 specie delle più Tu uzupełnij piante esotiche. Nelle vicinanze di Tu uzupełnij giardino botanico, si trova anche una Tu uzupełnij cascata che fa sentire i visitatori ancora più a contatto con la natura e un Tu uzupełnijacquario non solo per i pesci, ma anche per altri Tu uzupełnij animali, come per esempio le tartarughe delle Galapagos. Oltre a Tu uzupełnij enormi tartarughe che possono vivere anche più di 150 anni, ci sono anche i varani di Komodo, chiamati anche draghi di Komodo. Gli esemplari di Tu uzupełnij specie di lucertole raggiungono perfino 3 metri di lunghezza e sono in grado di cacciare e mangiare non solo gli uccelli, ma anche mammiferi di dimensioni di un cavallo e possono essere pericolosi perfino per l'uomo.

Specie da combattere/proteggere per nutrire il pianeta

La sopravvivenza della nostra specie/pianeta è legata a quella di piante e animali, che rischiano di scomparire a causa del loro/nostro impatto. Infatti la maggior parte della dieta degli esseri umani è composta da piante/terre coltivate e animali addomesticati, eppure anche numerose specie selvatiche, sia vegetali che animali, non sono meno/più importanti per la sicurezza alimentare del pianeta. Secondo il WWF, la percentuale di specie selvatiche in estinzione a causa delle attività umane è di mille volte superiore alla percentuale delle specie in estinzione naturale. Questo fenomeno mette in pericolo la sopravvivenza dell’uomo legata alla biodiversità/degradazione. Ecco perché alcune specie sono da combattere/salvare a tutti i costi.
Noi umani abbiamo creato questa emergenza/problema, ma abbiamo anche il potere di risolverla. Solo noi abbiamo gli strumenti per poter fermare il processo di estinzione/riproduzione degli animali e dobbiamo agire adesso. Ognuno può fare la differenza: ogni cambiamento, anche piccolo, può davvero aiutare l’ecosistema/inquinamento e proteggere non solo gli animali, ma anche noi stessi.